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ateatro 32.7 Mega-Music Dietro le quinte del Laboratorio di Informatica Musicale "InfoMus" dell'Università di Genova di Silvana Vassallo Il Laboratorio di Informatica musicale InfoMus del Dist (Dipartimento di Informatica Sistemistica e Telematica) della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Genova rappresenta un caso unico nel panorama italiano di coinvolgimento di scienziati e artisti in progetti di ricerca volti a investigare forme di interattività uomo-macchina basate sull'analisi del suono e dei movimenti corporei, le cui implicazioni sono di notevole interesse per la sperimentazione linguistica in ambito teatrale, musicale e nella danza. Per presentare gli esiti delle sue più recenti sperimentazioni e dei suoi nuovi progetti di ricerca, il Laboratorio InfoMus ha organizzato dall'11 al 13 marzo una serie di workshop aperti al pubblico, che si sono svolti presso il teatro Carlo Felice di Genova, dove il Laboratorio ha sede a partire dal 1997, a seguito di un proficuo rapporto di collaborazione stabilitosi tra il Dist e il teatro. In una grande sala ad anfiteatro situata al quindicesimo piano del teatro, occupata nella parte superiore da computer, telecamere e sofisticate strumentazioni tecnologiche, un pubblico attento e variegato, composto da studenti universitari provenienti da varie discipline e da addetti ai lavori, ha potuto assistere a una sorta di "dietro le quinte" del laboratorio, con dimostrazioni dal vivo di come artisti e ricercatori cooperino in diversi progetti, volti alla realizzazione di sistemi interattivi e di prototipi utilizzabili in vari settori, dalla multimedialità all'arte, dalla didattica alle terapie di riabilitazione. Le ricerche portarte avanti dal Laboratorio sono incentrate essenzialmente sulla progettazione di sistemi in grado di sviluppare ambienti multimodali interattivi, per l'acquisizione e la sintesi in tempo reale di informazioni sull'espressività nel movimento e nel suono. Particolarmente significativa, nell'ambito di queste ricerche, è la partecipazione del Laboratorio al progetto Mega (Multisensory Expressive Gesture Appplications), finanziato dall'Unione Europea, che si occupa dello sviluppo di interfaccia multisensoriali per l'analisi e la sintesi di gesti espressivi nella musica, nel movimento, nei visual media, e che raggruppa a livello europeo università, centri di ricerca e aziende leader nel settore della comunicazione e dell'intrattenimento. Per questo progetto il Laboratorio ha implementato un innovativo sistema chiamato Eyes Web (per ulteriori informazioni si veda il sito www.infomus.dist.unige.it/eywindex.html, di cui durante i seminari sono state presentate varie applicazioni. EyesWeb significa ragnatela di occhi e sta ad indicare un insieme di telecamere e sistemi particolari che rilevano da diversi punti di vista il movimento, la voce, i suoni prodotti da una o più persone utilizzando tali informazioni per controllare in tempo reale dispositivi per la sintesi e il controllo di suono, musica, live electronics, di visual media (per esempio animazioni grafiche), di luci, e per agire fisicamente sull'ambiente (per esempio attraverso scenografie e robot mobili). Si creano in tal modo degli "ambienti sensibili" che consentono di rilevare alcune caratteristiche del movimento (per esempio di un danzatore), per controllare e generare suono e musica, e far sì che il corpo intero, o una sua parte, muovendosi, grazie a una serie di interfacce governi l'emissione musicale, facendo corrispondere alla carica emotiva-interpretativa del gesto un'affine risposta sonora. I parametri utilizzati per analizare e rilevare l'interazione tra linguaggi compositivi e linguaggi del movimento si ispirano da una parte a teorie di coreografi e musicologi e dall'altra a teorie psicologiche in una complessa trama di rimandi e interconnessioni. La collaborazione con artisti è parte integrante dell'attività del Laboratorio InfoMus, che ha contribuito alla realizzazione di spettacoli di compositori come Luciano Berio (Cronaca del Luogo, Festival di Salisburgo, 1999) e di coreografi come Virgilio Sieni (L'Ala dei Sensi, Ferrara, novembre 1999). A conclusione dell'attuale workshop è stato realizzato un seminario-concerto per attrice e sistema interattivo Eyesweb su testi di Gianni Revello, dal titolo Allegoria dell'opinione verbale: il brano è stato concepito dal compositore Roberto Doati e si fonda su una sorta di inseguimento tra l'attrice protagonista (Francesca Faiella) e il suo doppio sonoro, che nasce ed evolve durante la performance unicamente dalla voce e dal movimento delle sue labbra, acquisiti dal calcolatore attraverso il sistema EyesWeb. Tra l'attrice e la sua voce sdoppiata si instaura una sorta di lotta, nel tentativo di trattenere le immagini evocate dalle parole, che ineluttabilmente sono destinate a svanire. In un convegno sullíinterattività svoltosi a Pisa alcuni anni fa (Arte tra azione e contemplazione, Pisa, 1998; atti del convegno in corso di stampa) Antonio Camurri, responsabile del Laboratorio InfoMus, nel suo intervento aveva affermato "collaboriamo a produzioni musicali, a progetti artistici, dove spesso succede che impariamo da artisti, e gli strumenti che progettiamo sono influenzati da questo tipo di applicazione. Dopo una esperienza in una produzione artistica, dopo esserci sciacquati il cervello in un altro modo di vedere le cose, in un altro modo di affrontare i problemi, ritorniamo agli stessi sistemi che abbiamo progettato e usato in una produzione e li ripensiamo, e questi sistemi evolvono in modi che unicamente con l'approccio ingegneristico non sarebbe possibile fare". Ciò evidenzia quanto la sperimentazione sul versante artistico sia parte integrante dell'attività del Laboratorio InfoMus e contribuisca in maniera determinante a connotarne la fisionomia e i percorsi di ricerca. Per ulteriori informazioni rimandiamo alla rivista "Computer Music Journal" (vol. 24, n. 1, primavera 2000, MIT Press) che contiene un ampio articolo di Antonio Camurri sull'argomento dal titolo Eyesweb: toward gesture and affect recognition in interactive dance and music systems. Interactive installation for the exhibition "Arti Visive 2", Palazzo Ducale, Genoa, october 1998. | ||||||
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