ateatro 63.48
05/02/2004 
Qualcosa si muove: aperto un tavolo di concertazione tra ETI e AGIS
Per una analisi del settore teatrale un grande progetto nazionale di promozione
di Redazione ateatro
 

L'Ente Teatrale Italiano ha istituito un tavolo di concertazione aperto a tutte le categorie teatrali e di danza, in accordo con l’Agis, associazione generale italiana dello spettacolo. L’obiettivo è l’attivazione, attraverso un’analisi approfondita del settore teatrale, di un grande progetto nazionale di promozione e sostegno di queste attività anche con il supporto dei mass media, della televisione e della radio.
L’iniziativa è nata da un incontro tra i due enti, svoltosi a Roma, per un esame congiunto dello stato attuale del teatro italiano, nel corso del quale è stata effettuata una disamina sulle assai precarie condizioni dello spettacolo dal vivo e sull’attività promossa dall’Eti in base al nuovo Statuto, pur nell’ambito dei limiti di bilancio. All’incontro hanno partecipato per l’Eti, il presidente, Domenico Galdieri, i consiglieri d’amministrazione, Maria Bolasco De Luca, Massimo Pedroni e Luciana Libero e il direttore generale, Angela Spocci. Presenti per l’Agis il presidente, Alberto Francesconi, con i vicepresidenti, Maurizio Scaparro (vicario) ed Enzo Gentile.
Che venisse aperta una discussione di questo genere era un auspicio di molti. Crediamo in ogni caso che sia importante aprire il dibattito quanto più possibile, sia rendendo pubblici i risultati dei vari incontri, sia offrendo ulteriori elementi all'analisi e al dibattito. Solo così, crediamo, sarà possibile fare davvero qualcosa per le nostre scene. Altrimenti si rischia di ripercorrere la solita strada: un'autogestione corporativa dell'ennesima crisi e una spartizione delle (sempre più scarse) briciole a tutto vantaggio dei pochi che partecipano alla trattativa a nome di tutti.
Sarebbe però opportuno che a discutere di queste faccende non fosse proprio chi ha gestito sinora in maniera fallimentare (e spesso poco trasparente) le sorti del nostro teatro e dei suoi maggiori enti negli ultimi tempi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, così come i piccoli e grandi scandali e sprechi.
ateatro è ovviamente a disposizione di chi vuole contribuire costruttivamente alla discussione. Sarà sufficiente inviare i testi (attachment rtf) a info@ateatro.it


 
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