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“The Cremaster Cycle” di Matthew Barney a Milano
26-27 novembre al Cinema Gnomo
di Ufficio Stampa
 

Finalmente a Milano l’intero ciclo del capolavoro di Matthew Barney, l'artista americano più acclamato degli ultimi dieci anni. Un evento imperdibile che ha segnato la scena artistica contemporanea mondiale, presentato grazie ad una collaborazione UOVO project, Comune di Milano Cultura, Spettacolo,Turismo e MilanoCinema nell’ambito di MilanoContemporanea.

The Cremaster Cycle (1994 – 2002) è una serie di cinque film scritti, diretti e interpretati dal genio visionario di Matthew Barney, apparsi in volontario disordine cronologico: Cremaster 4 (1994), Cremaster 1 (1995), Cremaster 5 (1997), Cremaster 2 (1999), Cremaster 3 (2002).

Girato con un linguaggio visivo sofisticato ed esteticamente impeccabile, a metà tra videoarte e cinema sperimentale, prodotto dalla Barbara Gladstone Gallery e dal Guggenheim Museum di New York, The Cremaster Cycle è uno degli eventi artistici più significativi degli ultimi anni.

Il risultato è un’epopea surreale, ricca di riferimenti cinematografici e letterari (da Carpenter a Poe, da Kubrick a Lovercraft, a Cronenberg) dove pezzi di storie si intrecciano e si sfiorano, dando vita ad una narrazione dai risvolti onirici e carica di immagini ambigue e misteriosamente allegoriche.

The Cremaster Cycle è un’ibridazione grandiosa, sia narrativa che simbolico-allegorica, di videoarte e cinema sperimentale, che proietta lo spettatore oltre i confini del reale, in ambienti surreali e onirici attraverso cui l’artista inscena uno spettacolare viaggio epico nell'inconscio, nel tentativo di esplorare in chiave psicologica, simbolica e spirituale le vie del desiderio e della sessualità, intraprendendo - parimenti - un viaggio iniziatico all’interno di un mondo modificato dalla genetica e abitato da mutanti, personaggi realmente esistenti e figure mitologiche che inducono ad interrogarsi sui dilemmi del nostro tempo.

“Il Cremaster Cycle è un arcipelago di stimolazioni visive, dove ognuno dei cinque film, che lo compone, funziona da isola in cui si alternano personaggi mitologici ed enigmatici, nonché paesaggi urbani e naturali, che raccontano le vicende di un viaggio nell’universo della cultura americana, creativa e distruttiva. Siccome “Cremaster” è il muscolo che nei testicoli regola, in relazione alla temperatura e all’eccitazione, la reazione dei genitali maschili, l’insieme delle storie narrate riguarda l’erezione di edifici simbolici e fallici come il ChrysIer Building o la lotta tra satiri, o la penetrazione nel grembo del Guggenheim Museum, o la mutazione e l’androginia sessuale che riguardano la storia della fondazione di ogni città nova o New York. Per raccontarla Barney fa ricorso a figure e materiali simbolici che oscillano tra l’iconografia massonica e rosacrociana, vanno dagli eroi del football e del gangsterismo, della magia e dell’architettura, come Houdini e Hiram Abiff, il disegnatore del tempio di Salomone, e utilizzano strumenti ginecologici e biotecnologici, nonché materie come la gelatina e la vaselina. Il risultato è un’epopea di sogni e di miti, in cui l’artista è protagonista, che si intrecciano a formare un labirinto di visioni dove la spinta erotica delle immagini è lo stimolo a costruire e a distruggere gli oggetti e le persone, per creare un’altra realtà fatta di perle o di meraviglie”.
Germano Celant - L'Espresso


Matthew Barney
Nato nel 1967 a San Francisco e residente a New York, ha esposto presso il San Francisco Museum of Modern Art, la Fondation Cartier a Parigi, la Tate Gallery di Londra, il Museum Boymans van Beuningen di Rotterdam. Premio Europa 2000 per miglior giovane artista alla Biennale di Venezia del 1993. Presente a Documenta IX, Kassel, nel 1992 e alle biennali del Whitney Museum di New York del 1993 e del 1995. Nel 1996 vince l’Hugo Boss Prize.
Gli anni 2002 e 2003 vedono The Cremaster Cycle proposto in alcune tra le più prestigiose realtà espositive mondiali: il Museum Ludwig a Colonia, il Musée d’Art Mo derne de la Ville de Paris e il Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Nel 2005 ha presentato il suo ultimo lavoro filmico: Drawing Restraint 9.


Uovo project
Uovo è un progetto pluridisciplinare teso a promuovere la creazione contemporanea nelle sue diverse declinazioni e formati espressivi. Attivo dal 2003 UOVO project ha realizzato: “UOVO performing arts festival” (2003, 2004, 2005), “Superuovo_episodio francese” (2004), “Superuovo_episodio italiano” (2004), “Uovo Videodanse Centre Pompidou” (2005), “Uovo Auditorium Roma” (2005), “UOVO Motus MilanoContemporanea” (2005). www.bymed.org


26 Novembre
Cremaster4 ore 18,30; Cremaster1 ore 19,25; Cremaster5 ore 20,20; Cremaster2 ore 21,40; Cremaster3 ore 23,20

27 Novembre
Cremaster1 ore 15,30; Cremaster2 ore 16,25; Cremaster3 ore 18,00; Cremaster4 ore 21,30; Cremaster5 ore 22,30

Cremaster 1 (1995, durata 40 min.), Cremaster 2 (1999, durata 79 min.), Cremaster 3 (2002, durata 182 min.), Cremaster 4 (1994, durata 42 min.), Cremaster 5 (1997, durata 54 min.).

Ingresso ad ogni singola proiezione: 4 euro
Cinema Gnomo Via Lanzone 30 20123 Milano

Info 02 45 49 34 60 Prenotazioni Cinema Gnomo 02 80 41 25
www.bymed.org www.comune.milano.it www.cremaster.net

Media partner

Progetto e distribuzione del Cremaster Cycle per l’Italia a cura della Complus Events.
Per ordinazioni dvd “The Order” by Matthew Barney e del catalogo Matthew Barney “The Cremaster Cycle” Nancy Spector - Guggenheim Musuem 2002: bookstore@complus.it Per ulteriori informazioni per proiezioni e partnership contattare Juan.lupin@complus.it , infoevents@complus.it o visitare www.events.complus.it


 
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