ateatro 90.80 La cultura siberiana a Trento La rassegna "Al limite al confine" di Ufficio Stampa
Trento,
Centro Santa Chiara.
“AL LIMITE AL CONFINE”
un progetto internazionale con
spettacoli ¬ incontri - laboratori
ottobre 2005/ primavera 20007
(a cura di Mimma Gallina)
.
Il concetto di confine è di natura politico-giuridica - anche se i confini cercano legittimazioni geografiche o etniche - e ha riacquistato nella storia del presente una centralità non di rado tragica e inquietante. Ai confini, si sono sviluppate ovunque nel mondo culture complesse, tese alla valorizzazione di specificità e identità e assieme al confronto e alla contaminazione con le collettività limitrofe. Il confine evoca anche lontananza, e la dialettica centro/periferia è alla base di grandi creazioni artistiche, poetiche, filosofiche e di teorie e strategie politiche. Il concetto di limite è sinonimo e assieme esasperazione di questo stato, suggerisce situazioni costrittive - in senso fisico e metaforico - e trasgressioni, spesso all'origine dei processi creativi.
La posizione della città di Trento la rende ideale per un'esplorazione a vasto raggio della condizione di confine, che caratterizzerà una serie di appuntamenti internazionali, a partire dall'ottobre 2005, ciascuno dei quali sarà dedicato a un tema preciso e caratterizzato non solo da attività di spettacolo, ma laboratori, convegni, occasioni di approfondimento e discussione. Il progetto, curato da Mimma Gallina, è promosso dal Centro di Servizi Culturali Santa Chiara, diretto da Franco Oss Noser, con la collaborazione con la Facoltà di Sociologia.
“ il confine non è un luogo dove il mondo finisce ma quello dove i diversi si toccano e la partita del rapporto con l'altro diventa difficile e vera." (Franco Cassano)
Si parte con la SIBERIA dal 21 al 25 ottobre.
Un prossimo e più articolato appuntamento dl progetto
fra primavera e autunno 2006 è dedicato a
LA TURCHIA FRA EUROPA E ASIA
Al limite al confine
SIBERIA
22/25 ottobre 2005
Il primo appuntamento è dedicato a un confine simbolico nella storia della cultura e nella storia del Novecento, forse la più vasta terra di confine del mondo: la Siberia.
Un paesaggio di vasti orizzonti: steppe immense, grandi fiumi, lunghi inverni.
Una delle regioni più ricche di materia prime del pianeta, un’area strategica del mondo, sul piano economico e geografico. Ma anche un territorio ad alto rischio ecologico. Sul piano politico, la Siberia è costituita da numerose repubbliche aderenti alla Federazione russa, da città di recente costruzione e dallo sviluppo frenetico. Abitata da numerosi popoli di ceppo slavo, tartaro, mongolo è anche una miniera di tradizioni, parla innumerevoli lingue e pratica forse tutte le religioni.
L’appuntamento che “Al limite, al confine” dedicato alla Siberia si articola:
• in un pomeriggio di studio,
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• nella presenza dalla città di Abakan (Repubblica autonoma di Kakhassia) del Teatro nazionale delle Marionette Skazka con tre spettacoli
•
• in un laboratorio teorico e pratico sulle diverse tecniche di animazione di questo gruppo.
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Sabato 22 ottobre Ore 16.00
Sala Video Centro S. Chiara
AL LIMITE AL CONFINE/ SIBERIA
pomeriggio di studio
con la collaborazione della Facoltà di Sociologia dell'Università di Trento
Saluti del Presidente del Centro Servizi Culturali
Carlo Fait
• L'attività internazionale del Centro Santa Chiara
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Franco Oss Noser (Direttore del centro)
• “Al limite, al confine”: il progetto
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Mimma Gallina (curatrice)
• Confini fisici, confini sociali
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Mario Diani (Facoltà di Sociologia)
• La nuova Russia e la Siberia oggi
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Fernando Orlandi (presidente della Società di studi dell'Europa Orientale)
• La Siberia nella cultura russa fra Europa e Asia
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Fausto Malcovati (docente di letteratura russa)
• Cultura e teatro in Siberia oggi
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Irina Miagkova (critica teatrale, Mosca)
• Materiali e immagini dalla Siberia
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videomontaggio a cura di Francesco de Napoli
documentazione a cura di Mimma Gallina
segue
• Incontro con il regista Evgeny Ibragimov e
•
la compagnia del Teatro Skazka
introdotti da Irina Miagkova
GLI SPETTACOLI
Domenica 23 or 16 -teatro Auditorium
"IL VECCHIO E LA LUPA
Lunedì 24 or 20,30 -teatro Auditorium
"ANATHANATOMANIA
(la mania dell'immortalità)
a seguire breve concerto/dimostrazione musicale con strumenti tradizionali
Martedì 25 re 20,30 -Teatro Cuminetti
"PRESSO IL MARE BLU "
dalla FIaba del Pescatore e del Pesciolino, di Alexander Puskin
IL LABORATORIO
Domenica 23, lunedì 24 e martedì 25 ottobre
ore 18.00 Centro Santa Chiara
LABORATORIO
Stili e tecniche di animazione
con il regista Evgeny Ibragimov e
la compagnia del Teatro Skazka
Affiancherà la compagnia, la critica Irina Miagkova
e, per un confronto con la tradizione italiana,
Remo Melloni (esperto di teatro di animazione)
l laboratorio ha carattere teorico e pratico, vedrà coinvolto oltre al regista alcuni animatori-attori e scenografi della compagnia e illustrerà le diverse tecniche di animazione adottate da Skazka, che potranno essere osservate anche negli spettacoli in programma (che fanno riferimento a tecniche diverse).
La partecipazione della critica russa Irina Miagkova e di un esperto italiano, Remo Melloni, favorirà la comprensione critica e il confronto con le nostre tradizioni.
La partecipazione è gratuita ma è ammesso un numero limitato di partecipanti: si richiede interesse e conoscenza del teatro di figura, attitudine alla costruzione e animazione di pupazzi.
La durata di ciascuna seduta sarà di c.ca un ora e '30. Si raccomanda la partecipazione anche agli spettacoli e al pomeriggio di studio del 22 ottobre.
Teatro SKAZKA
Abakan (Khakassia-Russia)
La compagnia
Il Teatro Skazka (che vuol dire racconto, fiaba) fondato nel 1979 è oggi il teatro nazionale di marionette della Repubblica Autonoma di Khakassia (ma parte della federazione russa), in Siberia. Nei suoi 25 anni di vita il teatro ha prodotto 100 spettacoli, di cui 30 in repertorio, utilizzando una grande varietà di tecniche: marionette, burattini, pupazzi, di piccole dimensioni o enormi (anche per parate/spettacoli di strada), animazione su nero, ombre, bunraku, maschere. Gli spettacoli della compagnia catturano lo spettatore, adulto o bambino, anche se la maggior parte delle produzioni sono per adulti, con immagini, storie, personaggi, in apparenza naïf, ma in realtà di notevole complessità estetica, filosofica, tecnica. La precisione e la raffinatezza dei movimenti non insegue tanto il realismo, ovvero la massima possibile affinità con il comportamento umano, quanto la "verità" del personaggio, con risultati di grande impatto emotivo e estetico, e si efficacia narrativa. Gli spettacoli attingono la propria ispirazione dalle leggende, dalle fiabe tradizionali, dal repertorio letterario classico e del novecento russo e da quello folklorico e mitologico. Si tratta di un patrimonio spesso molto antico e “pre”crisitano, comune a una vasta area geografica della Russia centrale, cui corrisponde un’area culturale relativamente omogenea e particolarmente complessa, che si colloca fra Europa e Asia. Le scelte e le messe in scena non trascurano tuttavia mai il confronto con il presente, in particolare attraverso una grande sensibilità “ecologicia”: ecologia intesa come relazione fra l’uomo e l’ambiente circostante, fra l’uomo e la natura, a fra l’uomo e la sua natura profonda: una sensibilità cui non è estraneo lo spirito delle credenze e delle tradizioni sciamaniche, tuttora radicate.
VECCHIO E LA LUPA
Testo di Ibragim Shauokh
Regia Evgeny Ibragimov
Designer Zakhar Davydov
Musica Evgeny Ibragimov
Il Vecchio e la Lupa è una favola tradizionale circassa. Il Vecchio salva la Lupa nascondendola dai cacciatori in un sacco. Non appena il pericolo è superato, la Lupa attacca il Vecchio , che in cerca di giustizia, invita tutti i personaggi della performance a essere i giudici della sua disputa con la Lupa.
La performance è realizzata secondo la tradizione caucasica del carnevale folk ŒJegu’.
I pupazzi (di grande espressività in sé, essendo minime le possibilità di movimento) sono mossi da semplici bastoni grezzi e la qualità interpretativa degli animatori-attori è fondamentale. Anche l’accompagnamento musicale dal vivo, caratterizzato da un ritmo serrato scandito soprattutto dalle percussioni, trae origine dalla tradizione circassa.
Pur rifacendosi alle radici e alle basi dle tetaro di animazione, la compagnia riesce a creare uno spettacolo modernissimo.
(Selezionato e premiato al III Festival Internazionale di Marionette di Praga ¬ 2000).
ANATHANATOMANIA
(la mania dell’immortalità)
Testo di Ibragim Shauokh
Regia Evgeny Ibragimov
Scene e marionette Sergey Ivannikov
Musiche Igor Okolnikov
ATHANATOMANIA ha debuttato in anteprima nell’estate 2004 presso il festival teatrale internazionale etno-ecologico “TCHIR TCHAYAN” (spirito della terra) di Abakan.
Tema dello spettacolo è la storia dell’uomo e dei suoi torti verso la natura. In una serie di brevi quadri commentati da diapositive si ripercorre la storia dell’uomo dalla creazione al diluvio universale, per arrivare alle scoperte scientifiche, alle guerre recenti ed allo squilibrio ambientale. Una commedia umana ed assieme una tragedia dell’uomo che lascia aperta nel finale la possibilità di un mondo migliore. Uomini, animali ed oggetti sono in questo spettacolo di piccole dimensioni, inquadrati e quasi schiacciati dalla scatola nera-mondo, che si illudono di illuminare. Non mancano i quadri ricchi di ironia e umorismo, sempre comunque aperti alla speranza.
PRSSO IL MARE BLU
dalla Fiaba del pesce e del pescatore di Alexander Puskin:
Testo Ibragim Shauokh
Regia Evgeny Ibragimov
Scene Nekto Mishalem
Musiche
Nikos Engonidis, Igor Okolnikov
Dove il mare è più blu si basa sulla Favola del pesce e del pescatore di Alexander Puskin: un racconto filosofico sull’incapacità di accontentarsi di quello che si ha, sull’amore e sulla tentazione.
Protagonista una coppia matura di indimentcabili pupazzi-personaggi.
Lo spettacolo ha partecipato alla 15°edizione dell’ International Puppet Festival di Strasburgo, Francia, 2004 e alla 5° edizione dell’International Puppet Festival in Lachaussee et Pont-a-Mousson, Francia, 2004
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© copyright ateatro 2001, 2010
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