ateatro 82.59 Le recensioni di ateatro: nella scatola magica del teatro Renzo Boldrini Cenerentola remix di Anna Maria Monteverdi
Il nuovo progetto di Giallo Mare Minimal Teatro, storica compagnia toscana di teatro-ragazzi, è l'allestimento dell'opera in musica Cenerentola Buff'opera da Gioacchino Rossini (con musica e arie in parte eseguite dal vivo e in parte registrate; scene e costumi di Beatrice Meoni; immagini video Lucia Paolini-Ines Cattabriga), sostenuto dal Progetto “Musica da vedere, Teatro da ascoltare”- Cultura 2000 per un pubblico misto di adulti e piccoli e che ha avuto un' ottima accoglienza alla sua "prima" al Teatro Verdi di Pisa.
In compagnia di due abili manovratrici, una di bambole, fantocci e maschere (Rossella Parrucci), l'altra di macchine digitali (Ines Cattabriga) e di un pianista-a-vista (Claudio Proietti) che cuce arie e atmosfere musicali diverse, Renzo Boldrini è in scena nell'insolita veste di narratore-cantante che racconta la storia (un mix di vari spunti letterari, oltre che dal libretto originale dell'opera rossiniana) di Angelina, bimba dalla vita felice e fortunata che si ritrova (si sa) a sfacchinare per matrigna e sorellastre e Don Magnifico. La bambola dal volto di porcellana, oggetto impreziosito da vesti ricamate e cuffiette fin de siècle, è la povera Cenerentola accudita nei suoi movimenti dall'abile mano di una "serva di scena", che la fa destreggiare agile tra gli oggetti (virtuali) della casa, tra gli strofinacci (disegnati in computer graphics) e la fa danzare dentro una fiaba variopinta di luce e musica.
Lo sfondo animato è un contenitore di ambienti: la povera casa dove Cenerentola si dedica a lavori forzati tipo catena di montaggio o il salone ricco di ornamenti della reggia del Re. Lo schermo è la tavolozza o la scatola magica del prestigiatore: è il luogo delle apparizioni inaspettate (l'ombra inquietante della matrigna, il figlio del Re, la carrozza!), della feroce battaglia (i frenetici cambi d'abito delle sorellastre), dei colori cangianti (le tappezzerie della casa, le stoffe dei divani), dello scherzo (l'imprendibile scarpetta, la danza delle note); le immagini diventano frammenti che si ricongiungono con il corpo dell'attore oppure ombre, vere o digitali animate: Don Magnifico ha perso la testa e la manda in aria come un giocoliere!
Marionette e corpi fuoriescono poi da uno strappo del fondale-schermo.Le sorellastre si provano l'abito della festa ma i cappellini con piume, ombrellini e ricami proiettati sulla loro testa si muovono a cercare di adattarsi ai loro corpi: si gioca sulla continuità figura-sfondo con un gesto che ricorda certi divertimenti di bambini, con le sagome di vestiti da ritagliare e incollare alle figurine di cartone. Lo spettacolo è ora un vortice di danze e di colori, ora un teatrino d'ombre, ora uno scherzo di musica e di luci ma che diventa una vera festa collettiva quando il lieto fine immancabilmente giunge. E allora cuore, corona e mantello sono il segno del gran finale con sipario!
Ora tocca al pubblico che in un collettivo karaoke scatenato fa da controcanto a un'arietta-morale (sempre quella!): ognuno trovi la scarpetta per il suo piede!
L'orchestratore-prestigiatore è Renzo Boldrini, che dirige i grappoli di note che accompagnano le sue parole, le quali a un suo tocco generano ombre o disegni elettronici che a loro volta inseguono corpi o dialogano con fantocci. Tutto questo è contenuto dentro la scatola magica di questo amabile teatro musicale per ragazzi.
Renzo Boldrini ci ha abituato a felici operazioni come questa "Cenerentola remix" che aggiornano le favole con l'immediatezza dei media digitali sperimentando originali relazioni tra scena e scrittura e tra pubblico e narratore, facendo dell'immaginario tecnologico contemporaneo e strumentazione annessa, la vera essenza del suo teatro: dalla favola di Dg-Hamelin, rivisitazione in chiave hacker della favola del pifferaio di Hamelin ai Tre Porcellini la cui home(page) è naturalmente in via www.treporcellini.com!
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