ateatro 33.1 Grazie Roberta La cultura su Radiotre di Oliviero Ponte di Pino Dopo l'ennesima tornata di nomine ai vertici della Rai, Roberta Carlotto non è più direttore di Radiotre, sostituita da Sergio Valzania (inboccallupo).
Radiotre è uno dei pochi spazi sui mass media italiani dove in questi
anni è stato possibile parlare di cultura e dunque produrre cultura.
Roberta Carlotto l'ha fatto (e l'ha fatto fare) con intelligenza e garbo, facendo le proprie
scelte, com'è inevitabile e necessario. Ha lavorato su un'idea di cultura
non libresca e non accademica, aperta alle sollecitazioni del presente.
Ha dato molto spazio al teatro - al teatro vivo
che si fa in Italia in questi anni - e ha anche lavorato alla messa a punto
e alla realizzazione di nuovi progetti e format (dai "Teatri in diretta" alle rassegne sulla drammaturgia
contemporanea curate da Franco Quadri e Luca Ronconi, dal "Teatrogiornale" a "Atto unico presente", fino all'esperimento
più recente, "Il terzo orecchio" a cura di Mario Martone). Così facendo ha in parte
assolto alcuni dei compiti del teatro pubblico. E ha costruito un importante archivio,
in parte consultabile su sito di Radiotre.
Nell'insieme quelle di Radiotre in questi anni sono scelte che hanno
pagato: la qualità è rimasta alta, gli
ascolti della rete sono saliti in due anni da 1,7 milioni a 2 milioni, si è creata
una rete di rapporti e di incroci.
Nel mio piccolo, da dilettante della radio, ho avuto modo di partecipare
a questa stagione di Radiotre e ne sono orgoglioso.
Dunque volevo ringraziare pubblicamente Roberta per la fiducia e la libertà
che mi ha dato e che spero di aver ripagato.
oliviero ponte di pino
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