ateatro 125.40 BP2010 La fusione Teatro Nuova Edizione/Teatro delle Moline e Nuova Scena-Arena del Sole-Teatro Stabile di Bologna Un nuovo progetto culturale di Paolo Cacchioli e Luigi Gozzi
Paolo Cacchioli, direttore artistico Arena del Sole
La stima e la collaborazione che hanno sempre caratterizzato i rapporti tra Teatro Nuova Edizione/Teatro delle Moline e Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna hanno portato oggi alla decisione di integrare il TNE/Moline e il suo patrimonio artistico nel progetto culturale di Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna.
Questa sicuramente è una significativa novità nel panorama teatrale cittadino e non solo e rappresenta un evento molto importante per il nostro stesso teatro poiché è la prima volta che affrontiamo la problematica di integrare nella nostra attività artistica e imprenditoriale il patrimonio storico e le attività di un’altra struttura. Anche se di piccole dimensioni a livello quantitativo si tratta di una realtà di grande rilevanza culturale per la nostra città, riconosciuta per la sua qualità artistica anche in ambito nazionale. Va considerato comunque che la collaborazione tra il nostro teatro e il Teatro Nuova Edizione, e in particolare con il suo fondatore e leader storico Luigi Gozzi e con Marinella Manicardi, è sempre stata attiva attraverso la condivisione delle linee culturali e anche, più concretamente, attraverso azioni promozionali e collaborazioni nella realizzazione di progetti. D’ora innanzi lavoreremo insieme anche per la realizzazione dei programmi produttivi, delle ospitalità, dei laboratori teatrali previsti per il 2006 e infine sui progetti di promozione della nuova drammaturgia e delle compagnie giovani, distribuendo l’attività negli spazi della Sala Grande, della Sala InterAction, del Chiostro dell’Arena del Sole e del Teatro delle Moline.
Bologna, 19 gennaio 2006
dalla comunicazione di Luigi Gozzi alla Conferenza stampa
Le ragioni che hanno spinto me e Marinella Manicardi e tutt’intero Teatro Nuova Edizione a rivolgerci a Nuova Scena per integrare il nostro lavoro e la nostra attività più che trentennale con quello della loro impresa sono state dettate, come succede spesso in questi casi, da considerazioni al negativo e da altre al positivo.
Al negativo bisogna ascrivere il crescente appesantimento burocratico del lavoro teatrale che di volta in volta rende difficile, complessa e pesante l’attività scenica di una piccola impresa quale è sempre stato il Teatro Nuova Edizione.
Un’altra ragione negativa più specifica riguarda le mie personali condizioni di salute: non tanto o non solo l’età, quanto la malattia da cui sono affetto da più di un decennio e che nel quotidiano è di ostacolo al mio impegno.
D’altra parte, e cioè al positivo, il TNE e Nuova Scena hanno da tempo buoni rapporti di compresenza nella città – anzi in una zona della città – e in specifici casi di buona collaborazione; ricordo, una per tutte, l’occasione di Bologna 2000.
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