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Italia 150 Teatro
Una proposta al teatro italiano
di Redazione ateatro
 

Nel 2011 ricorre il 150° anniversario dell’unità d’Italia. In queste settimane si sono riaccese le polemiche sulle manifestazioni ufficiali che dovrebbero accompagnare l’importante ricorrenza, e che paiono inadeguate, scoordinate, abbandonate a sé stesse o addirittura boicottate proprio da coloro che dovrebbero promuoverle. Che sia la mancanza di fondi, la disattenzione, il premere di problemi più urgenti, l’irresponsabilità politica, un’ignoranza che non capisce il valore e la funzione della cultura, la solita incapacità nazionale di coordinare iniziative complesse, fatto sta che a momento il programma culturale per i 150 anni di unità nazionale resta assai vago.

Se le autorità latitano, però, questo anniversario possiamo provare a celebrarlo noi, nei teatri, nella stagione teatrale 2010-2011. A modo nostro, con le nostre forze e le nostre armi. L’idea (che ci arriva da Giancarlo Nanni), è molto semplice: dedicare una serie di iniziative (spettacoli, festival, incontri, eccetera) alla riflessione su questi 150 anni di storia italiana, raccogliere e diffondere le informazioni attraverso un unico database (eventualmente appoggiandosi a www.ateatro.it), dando forza e visibilità all’iniziativa e invitando le pubbliche amministrazioni a sostenere in tutti i modi (anche finanziariamente) il programma Italia 150 Teatro.

Il teatro italiano, nel suo insieme, si presta assai bene a una iniziativa del genere, proprio per le sue caratteristiche storiche. Il teatro italiano è da sempre fatto di compagnie che girano, percorrendo la penisola: sono stati a lungo uno dei rari elementi di unificazione culturale del paese non tanto a livello d’élite, ma presso il popolo. In secondo luogo, in un paese senza un’unica capitale, il teatro italiano ha da sempre tante capitali: da Napoli a Venezia, da Firenze a Milano, ma anche Spoleto e Santarcangelo...

Drammaturghi, registi, attori italiani hanno già affrontato e stanno affrontando molti dei temi che sintrecciano con la riflessione sulla nostra storia recente, incontrando l’interesse e il gradimento del pubblico: basti pensare al rapporto tra il teatro civile, che tanti successi ha raccolto in questi anni, e la storia del nostro paese.

Si tratterebbe dunque, in questa occasione, di rendere esplicito uno degli elementi che sta alla base del rapporto tra la scena e la platea, e in generale sottende ogni iniziativa culturale: perché si tratta anche di formare una consapevolezza e una coscienza collettive.

Italia 150 Teatro offre dunque un’occasione importante per riflettere, tutti insieme, sulle vicende del nostro paese, sottoposto a spinte assai diverse e tutte potentissime: la globalizzazione e la mondializzazione, l’integrazione europea, il federalismo, il riflesso identitario, le spinte secessioniste...

Una iniziativa di questo genere, democratica e popolare, va realizzata mettendosi in rete con altre realtà (giornali e riviste, radio e tv, siti internet, università, case editrici). Potrebbe anche servire a dare del nostro paese e del suo passato un’immagine ricca e articolata, diversa da quella che trasmettono reality e talk show, e anche da una storiografia asservita a necessità ideologiche o appiattita sulle polemiche politiche.

Questa non ancora una proposta: è solo un primo abbozzo, una scatola vuota. Ovviamente www.ateatro.it non può portarla avanti da sola: ha bisogno proprio per la sua natura, di costruire una molteplicità di apporti e di rapporti, di idee e di progetti. Insomma, ci piacerebbe parlarne, discuterne, arricchirla. Insomma, vi aspettiamo. Il forum di ww.ateatro.it è a disposizione.


 
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