ateatro 116.26
La cultura e lo spettacolo nei programmi degli schieramenti politici
Una sintesi
di Anna Chiara Altieri
 

Se tentiamo di leggere tra le pagine dei programmi dei vari schieramenti politici che si presenteranno alle prossime elezioni alla ricerca di punti programmatici di governo che interessino i problemi del mondo della cultura e dello spettacolo i risultati sono piuttosto deludenti. Sinteticamente (da sinistra a destra):
SINISTRA ARCOBALENO: nessun accenno specifico alla cultura, vi è al punto 14 un unico riferimento ai problemi dell’informazione, con la proposta di abolire la legge Gasparri e di varare una seria legge antitrust in materia di telecomunicazioni per garantire un vero pluralismo.
Da: www.sinistraarcobaleno.org/programma

PARTITO DEMOCRATICO: nel più esteso e dettagliato tra i programmi elettorali esaminati, alla cultura viene dedicato il punto g) del capitolo n°7 (Cultura, scuola, università e ricerca). Facendo seguito ad una dichiarazione di intenti di generale riforma “dell’intero sistema culturale” ispirata a una “concezione vitale e non burocratica della cultura”, le proposte concrete riguardano da un lato l’intenzione di premiare autonomia e imprenditorialità delle istituzioni culturali (ma senza specificare modi e mezzi), dall’altro la creazione di un Centro Nazionale per il cinema e l’audiovisivo e relativo Fondo di finanziamento. Un altro riferimento a questo tema si ritrova al punto 4) del capitolo 12 dedicato alla TV: oltre ad un progetto complessivo di riforma della Rai, si accenna alla possibilità di destinare una quota del 2% dell’intero fatturato pubblicitario televisivo (circa 100 milioni di euro) al finanziamento di “produzioni di qualità”, cioè opere audiovisive, cinematografiche, teatrali, musicali di rilevante valore artistico e culturale.
Da: www.partitodemocratico.it

UDC: nel programma del partito di Casini vi sono riferimenti a scuola, università e ricerca ma neppure una riga riferita alla cultura né allo spettacolo.
Da: www.pierferdinandocasini.it/pfc.programma.do

IL POPOLO DELLA LIBERTA’: il programma del Popolo delle Libertà, strutturato schematicamente in 7 “missioni” articolate per punti, dedica una parte della quarta missione a Scuola, università, ricerca e cultura, nella quale è annunciata l’intenzione di varare una “legge quadro per lo spettacolo dal vivo (teatro, musica, danza) e per promuovere la creatività italiana in tutti i campo dello spettacolo, dell’arte e della multimedialità”. Vi è inoltre un punto dedicato alla “promozione delle cittadelle della cultura e della ricerca, con il concorso del pubblico e dei privati, per lo studio delle eccellenze italiane e lo sviluppo di piani e strategie per la valorizzazione delle produzioni tradizionali”, senza alcun altra specificazione della natura di queste realtà.
Da: www.ilpopolodellaliberta.it

LA DESTRA: nel programma presentato da Daniela Santanchè non vi è nessun accenno a tematiche culturali o a problemi relativi a questo settore. La parola cultura ricorre solo nell’accento posto sui valori e sulla cultura della tradizione romano-cristiana dell’Italia e sulla conseguente tutela di questa identità nelle istituzioni scolastiche.
Da: www.danielasantanche.com/category/programma-elettorale/


 
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