ateatro 114.1 Dossier Emergenza! Che cosa è successo alle Buone Pratiche 04 L'editoriale di ateatro 114 di Redazione ateatro
www.ateatro.it ha ormai sette anni.
Sette anni intensi, dove su ateatro stati messi online circa 1700 (millesettecento) testi: saggi, recensioni, interviste, inchieste eccetera, confluiti nel mitico database di ateatro e in parte nella altrettanto mitica ateatropedia.
Sette anni, dove ateatro ha dato visibilità a decine e decine autori ma ha anche seguito molte realtà – giovani e meno giovani – della scena italiana e internazionale.
Sette anni, dove il teatro italiano ha potuto discutere e confrontarsi liberamente nel forum di ateatro.
Abbiamo oggi circa 10.000 visitatori al mese (almeno è quello che ci dice Google-analytics), che arrivano da ogni parte del mondo: in grandissima maggioranza dall’Italia, poi da Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Spagna... Ma ateatro ha visitatori da tutti i continenti, dalla Lettonia al Sudafrica, all’Australia alla Tunisia, dall’Iran alla Colombia, dall’Argentina alla Turchia...
Siamo diventati un punto di riferimento per giovani che si interessano al teatro: sono decine e decine gli studenti che utilizzano e (speriamo) citano ateatro nelle loro tesi e tesine.
Ma su quello che è stato e su quello che sarà ateatro dovremo confrontarci nei prossimi mesi.
Nel frattempo, in questo 114 presentiamo i frutti della quarta edizione di una delle iniziative di maggior successo della webzine, le Buone Pratiche.
Emergenza! si è svolta il 1° dicembre, alla Civica Scuola d’Arte Drammatica di Milano, è stata una giornata di lavoro intensa e costruttiva, con un’ampia partecipazione (circa 150 persone) e interventi di notevole interesse sui temi della formazione, dell’accesso alla professione, della visibilità e della selezione delle giovani compagnie, del lavoro nel settore dello spettacolo dal vivo.
Inutile ricordare che l’iniziativa è – come tutto quello che riguarda ateatro – totalmente autonoma, autogestita e autofinanziata (ovvero zerofinanziata). E’ dunque totalmente indipendente da pressioni di qualunque genere (economico, politico, aziendale, eccetera). Se sbagliamo, lo facciamo in buona fede.
Inutile ricordare che non possiamo pagare né viaggi né ospitalità: dunque anche chi partecipa alle Buone Pratiche, come relatore e come ospite, lo fa a proprie spese, perché pensa che sia una occasione unica e importante: anche a loro, alle centinaia di persone che ci hanno seguito in questi anni, va il nostro ringraziamento
Ma quello che è successo il 1° dicembre, lo scoprirete leggendo innanzitutto l’ottimo Fotoromanzo dell’Emergenza! redatto da Erica Magris e illustrato dalle foto di Alice Asnaghi. E potrete consultare anche le relazioni e le Buone Pratiche che ci sono arrivate prima e dopo l’incontro.
Una sola cosa, prima di immergervi nella lettura. E’ fondamentale sottolineare un dato che è emerso in tutte le quattro edizioni delle Buone Pratiche: anche dal punto di vista organizzativo (e dunque non solo sul versante estetico), il teatro italiano è molto più ricco, articolato, inventivo di quanto non risulti dalle categorie “burocratiche” del Ministero e degli enti locali. E appare molto più articolato della rappresentazione che ne danno le organizzazioni di categoria (a cominciare dall’Agis e dagli stessi sindacati). Per quanto parziale (le nostre forze sono esigue), le Buone Pratiche rappresentano un osservatorio prezioso e unico in Italia.
La necessità da parte del Parlamento di aprire nuovi canali informativi è un punto che ha colto anche la senatrice Giovanna Capelli, membro della Commissione Istruzione e Beni Culturali del Senato. Vorremmo raccogliere il suo invito e possiamo pensare a un incontro pubblico nei primi mesi del prossimo anno: ma per farlo abbiamo bisogno della collaborazione di tutti.
Nel frattempo la fervida Mimma sta già mettendo all’opera un gruppo di studio sul tema del lavoro (altre info a conclusione del suo intervento).
Ma questo 114 vi offre anche alcune bonus tracks: andate a curosare nell'indice...
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