ateatro 112.80 Renato Quaglia è il direttore del Festival Teatro Italia La nuova rassegna napoletana voluta dal ministro Rutelli di Redazione ateatro
E' Renato Quaglia il direttore del nuovo Festival Teatro Italia, il festival nazionale promosso dal vice presidente del consiglio Francesco Rutelli e che avrà sede a Napoli. Lo ha stabilito il cda della Fondazione Campania creata dalla Regione Campania. La decisione è stata preso all’unanimità dal cda, presieduto da Rachele Furfaro e composto da Nunzio Areni, Luigi Grispello, Goffredo Fofi, Mario Fortunato, Maria Grazia Pagano e Giancarlo Santalmassi, in accordo con la Provincia e il Comune di Napoli.
Quaglia, udinese, classe 1960, vent’anni di lavoro nel teatro di ricerca, proviene dalla Biennale di Venezia, dove era giunto nel 1999 per costituire il nuovo settore Danza Musica e Teatro e dove aveva successivamente assunto anche gli incarichi di direttore organizzativo per i settori Architettura e Arti visive. Proprio in seguito ad una serie di divergenze sulla gestione di quest'ultimo settore da parte di Robert Storr, curatore dell'Esposizione internazionale d'Arte, Quaglia si era dimesso prima da Arti Visive, nell'aprile scorso, e poi, a giugno, anche da tutti gli altri incarichi.
Il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, ha salutato così la decisione: “La nomina di una indubbia personalità culturale del livello di Renato Quaglia a direttore del Teatro Festival Italia è una scelta giusta. Il grande e qualificato bagaglio di esperienze e di competenze raccolte nel corso della sua carriera, nell'ambito dello spettacolo e dell'arte è una garanzia per una positiva organizzazione e per l'affermazione di un nuovo evento come il Festival Nazionale qui a Napoli. Nella sua attività Renato Quaglia si è sempre contraddistinto per la particolare capacità organizzativa e gestionale. Insomma si tratta di un vero e capace manager culturale. Ora, dopo la sua nomina, dobbiamo tutti, fondazione, enti locali, compagnie, associazioni culturali, continuare a lavorare d'intesa con il ministero per i Beni e le Attività Culturali affinché il Teatro Festival Italia diventi un punto di riferimento nel panorama degli eventi culturali di rilievo nazionale e internazionale. In Campania possiamo contare su un patrimonio davvero unico, ricco di talenti, strutture e competenze che possono far diventare Napoli sede permanente del Festival e punto di riferimento nel Mediterraneo".
Quaglia affrona così il suo nuovo incarico. Il luogo: una città "così particolare come Napoli, da considerarsi non come sede di criticità tipiche ma come metafora del nuovo urbanesimo". La prospettiva temporale: "non progetti annuali ma un arco di impegno triennale, per un programma non solo di spettacoli ma di progetti e attività". Il festival non teme il confronto con i problemi del capoluogo partenopeo, dalla sicurezza ai rifiuti: "Li considero come criticità non tipiche di Napoli, ma proprie delle grandi metropoli di oggi, come metafora e annuncio del nuovo urbanesimo. Del resto sono affascinato dall'intelligenza e dall'intraprendenza napoletana. E mi stimola l'idea di operare in città così dense di vita e di storia, e mi piacerebbe vedere come artisti di altre culture possano intervenire e partecipare in questo tessuto”.
Per quanto riguarda il progetto del Festival, “penso che inizierò con un confronto con i principali festival europei, ma con l'intento di sperimentare quei modi nuovi di cui c'é bisogno. Un festival deve anche riuscire a modificare il contesto in cui svolge, creare una relazione molto forte con il contesto napoletano e nazionale, ma anche internazionale. E in questo le esperienze degli ultimi anni saranno preziose, per aprire collaborazioni con i festival più innovativi".
A Renato Quaglia un grande inboccallupo da tutta la redazione di ateatro.
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