ateatro 110.94 Babilonia Teatri vince il Premio Scenario 2007 La premiazione a Santarcangelo di Premio Scenaro
Segnalazioni speciali (in ordine di presentazione alla finale) a:
PATHOSFORMEL per LA TIMIDEZZA DELLE OSSA,
TEATRIALCHEMICI per DESIDERANZA
GJERGIJ TUSHAI E ANDREA BOVAIA per ILIR
Mercoledì 11 luglio 2007 al Supercinema di Santarcangelo, a conclusione della Finale del Premio Scenario 2007, che ha avuto luogo nei giorni 9 e 10 luglio nell’ambito di Santarcangelo International Festival of the Arts, si è svolta la Premiazione dei vincitori del Premio Scenario 2007, riconoscimento rivolto a giovani generazioni di artisti con progetti inediti di spettacolo, promosso dall’Associazione Scenario, con il sostegno, per la Finale, di Santarcangelo International Festival of the Arts.
La Giuria del Premio Scenario 2007 ha valutato i 12 progetti finalisti della undicesima edizione del Premio, decidendo di proclamare un vincitore e di esprimere tre segnalazioni speciali che vanno a formare nel loro insieme la Generazione Scenario 2007.
Non di meno, la Giuria ha manifestato un sicuro apprezzamento per la qualità generale delle proposte, che si sono distinte per generosità del lavoro, profondità dei contenuti, sensibilità e maturità artistica, frequente originalità della scrittura e delle soluzioni sceniche.
I dodici progetti finalisti sono il risultato di una selezione di 268 progetti dei quali 147 provenienti dal Nord, 58 dal Centro e 63 dal Sud: un disequilibrio che corrisponde alle contraddizioni del panorama teatrale nazionale e che la selezione finale del Premio ha ridisegnato secondo proporzioni significativamente diverse. Quattro progetti sono stati infatti rispettivamente e ugualmente presentati dal Nord, dal Centro e dal Sud dell’Italia, contraddicendo con eloquente evidenza i dati quantitativi di partenza.
Ai dodici progetti finalisti la Giuria ha ricordato e confermato l’importanza della loro presenza in finale: un risultato che si deve ritenere tale in sé e che è stato evidentemente riconosciuto dall’ampia partecipazione degli spettatori, fra i quali non è mancata la presenza qualificata di operatori, critici, artisti. A maggior ragione è stata riconosciuta l’importanza dell’inserimento a pieno titolo all’interno del Festival di Santarcangelo, che ha ospitato la finale nella sua programmazione, come proposta condivisa dal progetto artistico.
Anche l’undicesima edizione del Premio Scenario ha potuto esistere sostanzialmente grazie all'impegno dei soci dell'Associazione Scenario, ossia delle 33 imprese teatrali (compagnie e stabili di innovazione) che raccolgono biennalmente le proposte dei giovani artisti e ne sostengono l'elaborazione e la presentazione attraverso le fasi successive.
Quest’anno il Premio Scenario compie vent’anni e già presentando la finale l’Associazione che lo promuove ha voluto rivolgere un invito forte al mondo teatrale, che la Giuria ha voluto ribadire. “Scenario non è che un tassello, che però si innerva nel panorama nazionale del teatro e ne restituisce una ricchezza non trascurabile”. Una ricchezza che va raccolta, perché sono le giovani generazioni a rappresentare il pensiero del presente e a trasformarlo in visioni e linguaggi originali. La finale del Premio ne ha dato conferma ed è stato auspicio anche della Giuria che essa rappresenti un passaggio di testimone, e che come tale venga raccolto, a sostegno degli artisti vincitori e di quelli non vincitori. Tutti loro hanno reso possibile le intense giornate della Finale del Premio Scenario 2007, con la ricchezza e la varietà delle proposte che hanno presentato e delle riflessioni che hanno stimolato e continueranno a stimolare.
La Giuria ha proclamato progetto vincitore della undicesima edizione del Premio Scenario:
MADE IN ITALY di Babilonia Teatri (Verona)
Il Nord Est italiano ritratto come fabbrica di pregiudizi, volgarità e ipocrisia; straordinario produttore di luoghi comuni sciorinati come litanie, e di modelli famigliari ispirati al presepe ma pervasi da idoli mediatici, intolleranza, fanatismo. Il made in Italy è un prodotto dozzinale e tragicamente umoristico, raccontato in uno spettacolo apprezzabile per compiutezza, in cui la comicità non è ottenuta dal meccanismo televisivo della barzelletta, ma dalla durata dell’elenco e dalle impercettibili ma fortissime variazioni, grazie a una sensibilità per le virtù e le potenzialità della parola che si fa maestria del contrappunto musicale. Strutture verbali semplici ma efficacissime fanno sbottare il riso e la percezione del non senso, in un lavoro che coniuga sapientemente stilizzazione interpretativa e parossismo gestuale. Con un ritratto spietato delle “sacrosante” manifestazioni del tifo calcistico e delle telecronache enfatiche e patriottarde, normalmente rese impercettibili dalla generale assuefazione. Un lavoro dove si infrangono con sagacia e leggerezza tabù e divieti, per rilanciare anche il teatro oltre gli schemi e i conformismi.
Le Segnalazioni Speciali del Premio Scenario 2007 sono andate ai seguenti progetti (in ordine di presentazione alla Finale):
LA TIMIDEZZA DELLE OSSA di pathosformel (Venezia)
per le molte potenzialità di un’invenzione che cela la scena teatrale e la lascia al lavoro immaginativo dello spettatore. Un medium espressivo elastico e inviolabile che separa e assorbe l’azione rivelandone (anche metaforicamente) l’ossatura, per raccontare di una lotta per l’esistenza che coniuga il corporeo e l’incorporeo e svela la scena come luogo ancestrale del conflitto fra percezione e illusione, in un crescendo di tensione sapientemente orchestrato su una campionatura di suoni quotidiani dalle risonanze primordiali.
DESIDERANZA di Teatrialchemici (Palermo)
per la forza poetica e l’energia implacabile con cui i due attori rappresentano un dramma famigliare orribile e attraente, consumato nella chiusura e nella solitudine, fra fantasmi insepolti e angherie quotidiane, in un sud che mescola religione e superstizione, amore e violenza, esterni assolati e interni vischiosi, dove la malattia è destino e la libertà è un sogno da lanciare nel vuoto, in un crescendo distruttivo di dolore e abbandono magistralmente scritto e magistralmente interpretato sulla scena.
ILIR. GLI ALBANESI SI OCCUPANO DEI POMODORI di Gjergji Tushaj e Andrea Bovaia (Parma)
per l’intensità di un racconto a due voci che fa a meno del teatro e della sua convenzionalità a volte ipertrofica esaltando l’efficacia della presenza, in un gioco di rispecchiamenti fatto di sguardi e silenzi, immobilità e accensioni, complicità e sfida, dove i giovani attori dimostrano di padroneggiare tempi e ritmi teatrali attraverso una scrittura di scena che prescinde dalle consuetudini per approfondire la potenza del dettaglio e le geometrie dello spazio vuoto.
La Giuria
Roberta Torre, presidente
regista
Ermanno Cavazzoni
scrittore
Stefano Cipiciani
direttore Fontemaggiore, presidente Associazione Scenario
Gaetano Colella
attore e regista, vincitore 10ª edizione Premio Scenario
Maria Paiato
attrice
Paolo Ruffini
studioso di teatro, condirettore Festival di Santarcangelo dei Teatri
Cristina Valenti
docente Dams, Università di Bologna, direttore artistico Associazione Scenario
www.associazionescenario.it
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