ateatro 105.71 Ultimissima Totopoltrone Prato Manifesto per il migliore dei Teatri possibili di Attori, registi, drammaturghi coinvolti nell’attività culturale della città di Prato e della Regione Toscana
Mentre a Prato si discute sul nuovo direttore del Metastasio (e mentre la stampa locale dà in fuga verso il traguardo la coppia Pamela Villoresi-Stefano Massini, che pare se la stiano giocando in volata), riceviamo e volentieri pubblichiamo questo documento. (n.d.r.)
E ancora una volta il Teatro Metastasio sta attraversando un momento difficile, una costante degli ultimi anni che porta via con sé persone, lavoro e progetti in corsa.
E noi spesso da teatranti ci troviamo a lavorare nell'emergenza e nell’incertezza.
Ma sappiamo bene che le difficoltà possono essere un grande stimolo a crescere e a creare esperienze nuove, stimolanti e durature.
Per questo sentiamo la necessità di dare il nostro contributo di idee e di aiutare il Teatro della nostra città a migliorare e a ricostruire un rapporto, che sta perdendo, con le persone e il territorio.
Quelle che seguono sono una serie di richieste e di proposte che rivolgiamo
Alla Direzione Artistica del Teatro,
alla Presidenza e al Consiglio di Amministrazione,
agli Enti che sostengono il Metastasio.
Queste proposte nascono da un confronto comune, da una valutazione di quanto di buono è stato fatto fino ad adesso e di quanto si può migliorare nel futuro.
La nostra idea è di un Teatro capace di guardare lontano, che prosegua e rafforzi il rapporto con altre realtà europee, investendo e coinvolgendo al tempo stesso la realtà che lo circonda.
Per questo chiediamo al Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Di essere e di volere essere un punto di riferimento forte e vivace, il faro che illumini la potenziale creatività della Regione Toscana e che sia referente di prestigio a livello nazionale e internazionale.
Prato è una città che è sempre riuscita a vivere della sua fantasia, è stata e continua a essere fucina di grandi talenti in ogni campo artistico, chiediamo che il Teatro sia finalmente sensibile e riesca a riconoscere e a valorizzare questo potenziale
1. Destinando e pianificando a lungo termine, chiaramente, una parte di risorse di bilancio per realizzare progetti che coinvolgano attori, registi, drammaturghi di talento e di qualità, legati al nostro territorio in modo che siano stabilmente impiegati nelle produzioni e nella programmazione del Teatro, mantenendo una particolare attenzione ed una curiosità generosa verso i nuovi talenti.
Chiediamo inoltre di:
2. Continuare a seguire la strada di una programmazione e di una produzione che leghi il Teatro ad altre realtà europee, rafforzando i rapporti di scambio e di coproduzione già avviati in questi ultimi anni. Avvicinare l’Europa significa aprire il nostro orizzonte, allargare le nostre prospettive, permetterci di capire il nostro tempo e la modernità.
3. Aprire un confronto permanente con le realtà teatrali a livello regionale e nazionale, organizzando incontri periodici che siano occasione di scambio, confronto e dibattito. Il dialogo aiuta a crescere e a capire. Chiedere un confronto significa convincere le persone che il Teatro è di una comunità, non è distante e non è di pochi.
4. Istituire una “stanza della creatività”, che impieghi un piccolo gruppo di attori, registi, drammaturghi e studiosi che siano punto di riferimento e garanzia della attività di produzione del teatro.
5. Realizzare attività formative che coinvolgano le realtà teatrali del territorio, con un riguardo particolare ai più giovani. E’ fondamentale non smettere di imparare. I maestri sono importanti, c’è una necessità di sconfiggere la superficialità, con l’approfondimento, lo studio, l’apertura a nuove esperienze.
6. Rilanciare l’attività promozionale del Teatro, a livello locale utilizzando la collaborazione di gruppi teatrali, associazioni culturali, singoli cittadini per l’organizzazione di incontri e dibattiti, cercando in particolar modo di coinvolgere gli studenti delle scuole superiori e dell’università; a livello nazionale: potenziando fortemente l’ufficio stampa e comunicazione e aggiornando il sito internet del teatro, realizzandone una versione in più lingue.
7. Coinvolgere nell’attività e nella promozione i territori della provincia e della regione. Portando spettacoli, occasioni di incontro, iniziative promozionali e didattiche anche fuori da Prato.
8. Coinvolgere gli interessi dell’industria pratese delle arti e dei mestieri legati alle arti sceniche (ad es. atelier di costumisti che stimolino la ricerca nel tessile, utilizzo di artigiani del legno per la scenotecnica, esperti di nuove tecnologie etc).
9. Promuovere iniziative che aprano gli spazi pubblici del Teatro alla città, in orari diversi da quelli della normale programmazione, offrendo ad esempio uno spazio da adibire a sala di lettura, con un servizio di prestito di testi ed una videoteca.
10. Credere fermamente che il Teatro e la cultura siano un’urgenza imprescindibile per la nostra città. Credere che gli investimenti culturali, anche se non comportano un evidente e immediato ritorno economico, costituiscono un arricchimento spirituale indispensabile che ci permette di vivere e non semplicemente di sopravvivere, che ci coinvolge e ci rende partecipi alla vita della nostra comunità.
Attori, registi, drammaturghi coinvolti nell’attività culturale della città di Prato e della Regione Toscana
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