ateatro 101.90 I vincitori dei Premi Olimpici al Quirinale Giorgio Napolitano riceve il teatro italiano di Ufficio Stampa ETI
Il Quirinale apre le porte ai rappresentanti del Teatro italiano, in occasione della quarta edizione dei Premi Olimpici. Mercoledì 20 settembre, alle ore 11, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riceverà i vincitori e i finalisti del premio Eti – Gli Olimpici del teatro insieme a una delegazione di artisti e professionisti della scena per celebrare la quarta edizione del “Premio Eti - Gli Olimpici del Teatro”, promosso dall'Ente Teatrale Italiano e dal Teatro Stabile del Veneto.
Dopo l’incontro con Carlo Azeglio Ciampi nel 2005, si conferma quest’anno l’attenzione del Quirinale per il Teatro italiano e per i Premi Olimpici. L’udienza premia così gli sforzi degli Olimpici di rappresentare tutte le componenti culturali, geografiche e produttive del Teatro italiano.
All’udienza parteciperanno i vincitori di quest’anno e i finalisti delle quattro edizioni, i membri delle giurie di esperti, i vertici degli enti promotori e dell’Agis, il Presidente della Giuria Gianni Letta e una folta rappresentanza di artisti e professionisti del teatro.
L’udienza al Quirinale segue di alcuni giorni la serata finale del Premio, che si è svolta a Vicenza, sul palcoscenico del teatro Olimpico, venerdì 15 settembre. La serata, come negli anni scorsi, è stata condotta da Tullio Solenghi e trasmessa da Rai Uno (la sera stessa, alle 23.15), ed ha avuto quale ospite d’onore il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli.
I vincitori di quest’anno sono:
SPETTACOLO DI PROSA
Morte di un commesso viaggiatore regia di Marco Sciaccaluga
MUSICAL O COMMEDIA MUSICALE
The producers regia di Saverio Marconi
SPETTACOLO D'INNOVAZIONE
Altri giorni felici regia di Claudio Remondi e Riccardo Caporossi
ATTORE PROTAGONISTA
Eros Pagni per Morte di un commesso viaggiatore
ATTRICE PROTAGONISTA
Giulia Lazzarini per Giorni felici
ATTORE NON PROTAGONISTA
Ugo Maria Morosi per Morte di un commesso viaggiatore
ATTRICE NON PROTAGONISTA
Sara Bertelà per L’illusione comica
ATTORE/ ATTRICE EMERGENTE
Federica Di Martino per La forma delle cose
INTERPRETE DI MONOLOGO O “ONE MAN SHOW”
Paola Cortellesi per Gli ultimi saranno ultimi
REGISTA
Marco Sciaccaluga per Morte di un commesso viaggiatore
SCENOGRAFO
Emanuele Luzzati per Il ponte di San Luis Rey
COSTUMISTA
Odette Nicoletti per La donna vendicativa
AUTORE DI MUSICHE
Ramberto Ciammarughi per La sagra del signore della nave
AUTORE DI NOVITÀ ITALIANA
Vittorio Franceschi per Il sorriso di Daphne
PREMIO SPECIALE DEL PRESIDENTE DELLA GIURIA GIANNI LETTA A
Rossella Falk
A proposito dei Premi Olimpici, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Gentile redazione,
ho assistito l'altra sera alla xxxesima edizione dei premi olimpici.
premesso che sono contento che di Teatro si parli anche in Tivvù, sono però rimasto (ancora una volta) allibito nel vedere (ancora una volta) le solite facce note. mi sono subito connesso al vostro sito, cercando consolazione in tema: e l'ho trovata in archivio in una corrispondenza tra O.PdP e Giammusso. roba di tre anni fa, mi è parso, ma che sembra tuttavia ancora attuale.
Ancora di più, stavolta, è sembrata essere una edizione che premia se stessa e i propri organizzatori, con un occhio di riguardo alle "famiglie" del teatro, come a fare quadrato in difesa di una categoria (le famiglie) in difficoltà. certo è tipico dell'economia che quando il sistema è in crisi si tenda a escludere la nuova concorrenza per garantire la sopravvivenza dell'esistente, ma è poco elegante, poco liberale. tutti bravi e meritevoli, segnalati e vincitori, ma prodotti da una visione che francamente mostra un po' miopia, un po' conservatrice. unica eccezione, a mio avviso, il meritato premio a Franceschi come (splendido) autore. ma lo stesso autore è autore meritevole da molto tempo, e non vorrei che fosse il segno della solita perversione del sistema: diventa più un riconoscimento alla "resistenza" che un incoraggiamento a "resistere".
dico questo non essendo chiamato in causa sulla vicenda, non avendo cioè "conflitti d'interesse" in materia.
saluti e buon lavoro.
angelo
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