Vai alla homepage who's who scrivi a trax

 

 

L u i g i P a c h ì
SciFi in Italia: vademecum per il viaggiatore

 

Luigi Pachì, codirettore con Silvio Sosio di Delos, la più importante rivista italiana di fantascienza online, traccia per Trax una dettagliata mappa della nuova SciFi italiana: autori, case editrici, premi letterari, fanzine, risorse in rete fino agli indirizzi ai quali spedire i vostri manoscritti.

Luigi Pachì - director of Italian Science Fiction magazine Delos - draws a detailed map of newborn Italian SciFi, insisting on the characteristics that distinguish Italian authors from masters such as Asimov, Dick etc.
We are also told the history of Italian SciFi, from underground publishing houses of the 70's to e-zines of the 90's. And if you have any manuscript you'd like to submit to an editor, here are all the right addresses to send your work.

© Trax

La fantascienza italiana esiste. È un dato di fatto supportato dagli autori nazionali che pubblicano sulle collane specializzate veri e propri bestseller, come nel recente caso di Luca Masali e del suo romanzo I biplani di D'Annunzio, pubblicato da Urania.
In realtà la fantascienza italiana è sempre esistita, anche se per decenni si è mossa principalmente nell’underground, attraverso un fandom attivo che ha partorito, sin dagli anni Sessanta, pubblicazioni amatoriali di buon livello, nate come semplici ciclostili e ormai approdate alle pagine elettroniche degli anni Novanta. Tra le tante testate, basti ricordare negli anni Settanta The Time Machine, Vox Futura (del compianto Angelo de Ceglie), Intercom, la rivista di critica Alternativa e moltissime altre. Negli anni Ottanta si è assistito al boom della fantascienza milanese, coordinata da Club City, che ha unito un nutrito gruppo di fan mettendo in circolazione L’Altro Spazio, La Spada Spezzata, Maelstrom, Phase IV, Un’Ala, City fanzine e City bollettino. Ci sono state anche esperienze alternative, come nel caso di Shining, la prima fanzine spedita via fax, o una fanzine su segreteria telefonica, oppure ancora come nel caso di Blade Run, una rivista di SciFi, programmata in linguaggio BASIC, da leggere attraverso il monitor del proprio home PC Sinclair Spectrum. Recentemente, dopo le prime esperienze sulle BBS, vi è stato il passaggio al cyberspazio che ancora oggi spacca gli appassionati in due gruppi: i navigatori accaniti e i refrattari alla grande rete. Questi ultimi si stanno perdendo le iniziative della rivista mensile Delos Science Fiction e del nuovo servizio in rete, con periodicità quasi quotidiana, del Corriere della Fantascienza.
Pur lasciandosi alle spalle l'amatorialità, l'editoria italiana specializzata in SciFi ha vissuto a lungo sugli autori stranieri. Per gli scrittori italiani il mercato della fantascienza restava off limits. Oggi, però, qualcosa è cambiato. Le ultime esperienze di Mondadori hanno dimostrato che i lettori cercano innanzitutto la qualità del scrittura, senza fare molta differenza tra autori stranieri e italiani. Un plauso va fatto ai nomi che circondano questo boom della SciFi made in Italy: da Valerio Evangelisti a Luca Masali, da Nicoletta Vallorani (soprattutto nell’ambito della narrativa breve) a Franco Forte. Autori stilisticamente raffinatissimi, impegnati in un vivace corpo a corpo con gli stilemi della fantascienza classica. Il caso lampante è, ad esempio, lo studio dettagliato che Evangelisti conduce per dare spessore alle sue fantastiche storie di Eymerich, l’inquisitore. Forse, la prima grossa differenza sta proprio nel rifiuto dei cliché della SciFi anglosassone: l'autore italiano ha finalmente intrapreso una propria strada alternativa, che pare ripagarlo. Naturalmente esistono romanzi italiani tradizionalmente fantascientifici, come ad esempio quello di Alessandro Vietti (Cyberworld, Editrice Nord). Certe visioni tipicamente dickiane affiorano, inoltre, nella produzione della Vallorani, soprattuto in Dream Box (Urania), ma anche in questo caso emerge un lato creativo dell'autore nostrano che negli anni precedenti veniva forse smorzato da stereotipi narrativi d'oltreoceano.
E a proposito di approcci diversi da quelli tradizionali, vale per tutti l’esempio del vincitore del Premio Urania di quest’anno, Massimo Mongai, con il romanzo - in edicola da ottobre - Memorie di un cuoco d’astronave.
L’appassionato italiano può quindi contare su alcuni nomi importanti, per lo più proposti da Mondadori e dalla Editrice Nord. Gli editori che offrono SciFi in Italia, però, sono anche altri, sebbene si concentrino sugli autori stranieri. Uno di questi è Fanucci, che a breve si aprirà agli autori nostrani. Sergio Fanucci, proseguendo sulle orme del padre, ha recentemente riorganizzato la casa editrice romana portando a catalogo iniziative di grande interesse come i romanzi ispirati alle serie televisive di Star Trek e X-Files, fino a riproporre il maestro Philip K. Dick. E con la prematura chiusura della Rivista di Asimov curata da Daniele Brolli (anche lui ottimo scrittore da tenere ben presente) per la Phoenix di Bologna, per Fanucci si apre la possibilità di pubblicare materiale che arriva direttamente da questa rivista. Fanucci, come la Nord, pubblica un bollettino gratuito di novità editoriali che potete richiedere direttamente alle due redazioni.
Un'altra casa editrice da tenere d'occhio è la ShaKe, molto attenta alla narrativa cyberpunk, e che presto uscirà con un'antologia di autori italiani.
Diversa è la situazione in edicola, un mercato da sempre molto ostico. A parte i titoli Urania, le riviste di SciFi hanno da sempre i giorni contati. La lista dei deceduti è lunghissima e non vale la pena riportarla. Tra i decessi più dolorosi si ricordano però quelli di Robot, la rivista del grande Vittorio Curtoni (curatore, autore, saggista e soprattutto valente traduttore), Analog, le varie edizioni della IASF - la rivista di Asimov (Mondadori, Armenia, Telemaco, Phoenix) - e i fallimenti di testate anche più commerciali come l'edizione italiana di Omni.
Parrebbe, quindi, che il lettore di SciFi italiano preferisca il libro alla rivista, il romanzo all'antologia. Altrimenti non si spiegherebbero tirature di poche migliaia di copie per riviste come IASF.


La mancanza di saggistica e articolistica, per l’assenza di riviste specializzate, può essere superata partecipando ai convegni dedicati al fantastico, ormai un appuntamento fisso anche in Italia.
L'Italcon è il convegno nazionale della letteratura di fantascienza e del fantastico. S'alterna tra San Marino e Courmayeur, tutti gli anni tra la fine d’aprile e i primi giorni di maggio. Ci si ritrova tra appassionati, editori, autori, in conferenze, dibattiti e cene. Se si ha una passione specifica, come per esempio Star Trek, lo STIC organizza convention che fanno invidia ad alcuni raduni americani. Dall'alto dei suoi oltre 3.500 soci, lo STIC riesce a coinvolgere molti esperti, prestigiosi ospiti, scegliendo per gli incontri centri strategici come Roma. Anche per gli appassionati di Star Wars, l'Alliance - il circolo nazionale dedicato alla trilogia di Lucas - organizza eventi di questo tipo, anche se con meno soci dello STIC. Questa primavera tra gli ospiti c'era il direttore marketing della Lucasfilm con anticipazioni sulla nuova trilogia (il prequel già in lavorazione). Se siete amanti di Tolkien, potete seguire la Società Tolkeniana Italiana e l’annuale Hobbiton, mentre se ammirate il solitario di Providence, H. P. Lovecraft, o Robert Howard il club da tenere d'occhio per fanzine e conferenze è quello dell’Howard Italian Club e la loro bella rivista amatoriale Yorick.


Per concludere, se vi capita di provare a scrivere SciFi e vi riesce bene potete provare a partecipare a qualche concorso. Il più rinomato è il Premio Courmayeur (legato all'Italcon e con due sessioni specifiche dedicate a fantascienza e fantasy), altrimenti potete scegliere anche tra Premio Alien (solo SciFi), Premio Cristalli Sognanti, Premio Lovecraft (solo Horror), Premio Howard Italian Club (Fantasy, Weird Fantasy e Eroic Fantasy) e il Concorso Letterario Internazionale Repubblica di San Marino (Fantasy). E chissà mai che, dopo un po’ di allenamento, il prossimo bestseller pubblicato da Urania sia il vostro.


Indirizzi utili (fuori dalla rete)
Premio Courmayeur - c/o Associazione Operatori Turistici, piazzale Monte Bianco, 3 - 11013 Courmayeur
Premio Alien e Premio Lovecraft - c/o Franco Clun, via Marmolana, 16 - 20070 Rozzo di Cerro al Lambro (MI)
Yorick - via Col di Lana, 24 - 42100 Reggio Emilia
Tolkien Society - via Cormor Alto, 38 - Udine
Concorso letterario San Marino, Edizioni Il Cerchio - via Gambalunga, 9 - 47037 Rimini
Settimo Inchiostro/Premio Cristalli Sognanti - Centro Culturale L’Altroquando, via Costa, 5 - 10036 Settimo Torinese (TO)

 

  Vai alla homepage who's who scrivi a trax