b) Il progetto prevede, tra giugno e settembre del 2000, una serie di manifestazioni artistiche (spettacoli, laboratori, drammaturgie festive, paraliturgie, performance, tableaux vivants, installazioni, momenti di confronto ecc...), da realizzarsi in successione temporale e spaziale sulle vie tradizionali di pellegrinaggio che conducono a Roma. In particolare la via Francigena, la via di Santiago, la via della Madonna Nera, la via dell' Ambra o Romea, la via Normanna e la via del Santo Sepolcro. 

c) Nella prospettiva del progetto gli spettacoli si configurano come soste, durante le quali i pellegrini diretti a Roma avranno l'opportunità di mantenere orientata l'attenzione sul senso profondo dell'itinerario giubilare, passando attraverso le suggestioni proposte dagli artisti. 

d) Sono previste due modalità di partecipazione al 'pellegrinaggio teatrale': una modalità itinerante, che prevede la creazione di un gruppo stabile che percorre compiutamente la vie di pellegrinaggio e una modalità libera, che prevede la partecipazione del pubblico a uno più spettacoli, liberamente scelti. 

e) Quanto ai contenuti, il progetto si ispira ad alcuni temi giubilari, sviluppandoli in una dimensione che non vuole essere esclusivamente religiosa, ma capace di aprirsi a riflessioni che interpellano direttamente l'uomo e la società contemporanea, senza distinzioni di convincimenti religiosi o laici, di cultura, di sensibilità: dall'esperienza della colpa e della riparazione al tema della riconciliazione e della solidarietà a quello della pace, da quello dell'accoglienza nei confronti del diverso alla ripresa della dimensione estetica nei luoghi della cura, allo sviluppo dei processi interculturali, dal dibattito sui diritti dell'uomo ai temi ambientalisti, dalle figurazioni dell'apocalisse e della crisi della storia al senso dell'attesa del nuovo millennio in una prospettiva di speranza e di trasformazione. 

f) Il progetto che proponiamo si offre al mondo dello spettacolo e delle arti come occasione unica per riaprire il dialogo tra gli artisti, riscoprendo le radici del festivo in una rinnovata dialettica tra sacro e profano, tra individuo e collettività. 

b) Come attratte dal fascino antico di questa strada, gravitano intorno alla via Francigena città che, nella caoticità e nell'accumulo dell'era post industriale, paiono oggi riscoprire il richiamo silenzioso e profondo di questo itinerario dello spirito e della bellezza, della natura e dell'arte. Ecco allora la riscoperta di antiche strade periferiche che dalle città convergono come affluenti nel letto dell'antica via Francigena. Strade segnate da capolavori dell'arte e da straordinari panorami naturali, che si rivelano collegati tra loro dal senso comune del cammino. 

c) Sono questi i luoghi e le strade che il CRT intende animare con spettacoli, laboratori e incontri, facendo in modo che il loro fascino, riproposto attraverso eventi spettacolari, possa far riemergere quella fitta trama di relazioni, ambientali e urbane che, dal punto di vista artistico e culturale, legano il territorio regionale e nazionale. 

Il percorso

Un diario di bordo

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